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Un progettino tutto italiano

Alla fine della sessione, come si è potuto notare dal redesign, mi viene voglia di fare qualcosa di un filino piú impegnativo del solito, pur rimanendo confortevolmente seduto al computer. A questo giro, la piccola sfida che ho raccolto è partita da una richiesta schietta e senza secondi fini: costruire e dispiegare un webring italiano.

Provando a fare qualche ricerca, tutti i webring italiani indicizzati dai motori di ricerca sono solo carcasse di un tempo andato, quando i cgi erano ancora la prassi per quasi ogni sito dinamico non gigantesco. Non benissimo, insomma. D’altronde la blogosfera italiana ha risentito molto di piú dell’eclissi del Web 1.0, in quanto composta di siti in una lingua “secondaria” rispetto all’onnipresente e asfissiante inglese.

A questo si può rimediare facilmente, per fortuna. Con l’aiuto di Tarocchilla ho abbozzato la pagina principale. In settimana il tutto dovrebbe essere operativo. Prima di lanciare il servizio in pompa magna, proverò a contattare privatamente qualche italiano che bazzica intorno a Neocities, cosí da fare già un po’ di numero e rendere l’esperienza meno rinoematica rispetto a esperimenti di scarso successo come il Greenify webring.