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Lo schema e lo stile

Molte delle cose che facciamo ammettono uno o piú modi “ottimali” di essere fatte. Non parlo solo di produzioni industriali o di strategie finanziarie: anche gli hobby e le attività fatte per piacere hanno in sé delle “scorciatoie legittime” e della conoscenza che permetta di non rimanere impantanati.

La lotta contro le categorie

Il sistema degli hashtag di Instagram è l’esasperazione definitiva di una tendenza umana (quasi troppo umana) che mi dà alquanto fastidio, benché ci sia dentro anche io con tutte le scarpe. Come specie non riusciamo a frenare il nostro impulso classificatore; se qualcosa esiste, deve poter essere messo dentro un contenitore, dev’essere definito.

Le scuse sulla prestazione

Qualche anno fa feci l’errore di accettare l’invito a una grigliata con gli amici a ridosso di Ferragosto. La giornata andò benissimo, mi divertii un sacco e imparai pure a giocare a freccette (ovviamente ero e rimango uno scarsone). Il problema fu il giorno dopo: avrei dovuto sostenere un esame, e di quelli neanche troppo facili, la mattina. Ma la notte tra la grigliata e l’esame non dormii: avevo esagerato con la Coca Cola, ero al contempo gonfio e nevrotico. Il risultato fu disastroso: non bastò il caffè a farmi stare sul pezzo; mi ritirai e ritentai il mese successivo.

La non-risposta alle tue domande

Stando molto piú tempo del solito al computer, ho navigato per tempi poco salutari; ciò mi ha portato a interessarmi anche di cose “non tecniche” leggermente fuori dal circuito delle solite cose. L’interesse implica ricerche, ma queste ricerche mi hanno fatto notare la gran copia di spazzatura che alberga nei motori di ricerca.

Una settimana al sole

Devo dirlo: era da un bel po’ che non passavo una settimana cosí radiosa in università: c’è sempre stato il sole, ho rivisto molte delle mie conoscenze e sono finalmente riuscito a seguire le lezioni senza che mi venisse sonno.