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Un film un pochino inquietante

Ieri sera, ispirato dalla sua comparsa sul mio tracker di fiducia, ho scelto di guardare The Immaculate Room. E, che dire?, è stata un’esperienza un po’ diversa dal solito.

Il giochetto del film si capisce fin da subito: una coppia un po’ accidentata viene scelta da un anonimo magnate pieno zeppo di soldi per partecipare a un gioco particolare: devono restare in una stanza pressoché vuota e completamente bianca (onde il nome del film) per cinquanta giorni filati senza contatti con l’esterno né tantomeno forme d’intrattenimento. La cosa ovviamente degenera in modi prevedibili; nondimeno i colpi di scena sono arrivati forti e chiari.

La colonna sonora minimalissima ed elettronica fa il suo sporco lavoro (c’è pure un mezzo drop psytrance a due terzi del film o giú di lí). Mentre sulla performance attoriale non ho i titoli per esprimere pareri (sono capace solo di dire se un attore fa un lavoro davvero pessimo), i due personaggi principali sono abbastanza interessanti: da una parte abbiamo un figlio di papà un po’ sognatore, dall’altra una donna che ogni giorno si convince di essere tutta d’un pezzo (è lei la vera protagonista della storia, come si capisce dai primi dieci minuti di film). Unica nota dolente alcuni riferimenti alla cultura popolare di adesso, che invecchieranno di sicuro molto male negli anni a venire.

In definitiva, non so se riguarderei The Immaculate Room, ma senz’altro ve lo consiglio per una serata un po’ intrigante, un po’ destabilizzante.